Raccolgo l'invito di Mauro e rispondo alla sfida.
...Entrando nell'inconscio negativo femminile...
C'era una vecchia, che stanca nel corpo,
voleva pur vivere antichi piaceri.
Quei giochi e quei lazzi, che spesso osservava, ben poco viveva, e molto soffriva!
Di giovani donne un pò si serviva per mettere in moto l'esigenza lasciva.
E donne e fanciulle, ignare del modo, a sé avvicinava e poi se le usava.
Uomini e donne, in miope furore, l'un l'altro scambiavano sensualissime ore.
Ma dopo una volta e poi un'altra ancora
Il corpo mollava la triste signora.
Scavata nel volto, svuotata nel corpo, tra lacrime tante, mai piu' lei riusciva a sentire l'amante...
Lui pure non ride, ma solo si siede, e triste nel cuore non sente più amore.
La vecchia ha mangiato ma senza godere, e dondola lento il suo grosso sedere,
che parla e che chiama le povere genti a perder se stesse tra i molti viventi.
La bimba all'amica, guardando il diario risponde all'invito che crea il suo divario.
A dir, prima, mi piace tra foto ed inviti, ella spinge quel fuoco che accende la brace.
La gara abbia inizio, dalla vecchia col vizio, a chi tra le tante sembrera' la più aitante!
A dir, prima, mi piace tra foto ed inviti, ella spinge quel fuoco che accende la brace.
La gara abbia inizio, dalla vecchia col vizio, a chi tra le tante sembrera' la più aitante!
E lungo è il serpente che striscia rasente, vicino allo sguardo di chi é indifferente.
La mela rifiuta, ed il sacco di juta, chi veglia la notte nel suo immantinente. Denuncia la vecchia, poi spezza la scopa. E sfuma la gara infelice
che in vita assai poco si addice.
che in vita assai poco si addice.
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