Gerolamo Cardano, nel 500, scriveva che non esiste nemico peggiore delle belle parole: esse seducono, e nel farlo inducono chi ascolta ad accogliere con ammirazione tutto ciò che raccontano.
Parliamo di un uomo importante, Cardano, che frequentava Leonardo e certi altri alchimisti, era scienziato, inventore, scrittore e medico. Al modo dei medici tradizionali, curava le persone dando massimo risalto al messaggio dei loro sogni: il messaggio che ognuno, in tal modo, invia a sé stesso, in un gioco comunicativo a volte oscuro, per una serie di motivi.
Oggi diremmo: spin doctor, emotional marketer, storytelling manager.
"Sogno sempre la stessa cosa.." - e chissà perché!
Come me, che faccio la corsa agli ostacoli con la mia razionalità - per citare chi mi fa consulenza. "Devi solo leggerli, non devi sforzarti di capire: è così chiaro!"
Eppure, se é il sognatore che parla - ed è proprio così -, non dovrebbe essere tanto difficile...
Si rende ora qui necessaria, invece, una "cultura della natura", un modo di cogliere gli eventi tutti nella originaria prospettiva di ciò che ci fa essere uomini: costitutiva, e quindi naturale.
Comprensibile: troppi ciarlatani in giro!
Quindi... Quale "cultura", e che tipo di "formazione"?
Cardano era (é) una persona onesta che, come tu riferisci, non ebbe timore di raccontare i suoi sogni che troviamo nel suo libro "De Vita Propria". Chi tra coloro che si atteggiano maestri, leader, illuminati, guide, duci, re, ayatollah, presidenti, ecc. ha mai pubblicato i propri sogni? Alcuni di essi (la maggioranza) non rammenta nulla. Come è possibile dare a costoro fiducia e delega? Analfabeti, quali sono, della propria esistenza?
RispondiEliminaTra tutti i grandi personaggi, Cardano spicca per il suo universale sapere e per l'ingenua fanciullezza secondo cui ha condotto la sua vita.
Ho conosciuto altri grandi maestri dell'inconscio onirico (Freud non lo considero tra questi). Molto hanno scritto sui sogni ma ben poco, o nulla, hanno riferito sui propri.
Chi sono o sono stati realmente costoro?