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Buona lettura!

giovedì 11 settembre 2025

SETTEMBRE

 

Cammini e poi cadi. Corri e ti fermi. Al limitare del bosco c’è un fiume, e l’argine è alto. Osservi ascoltando i rumori. Sembra che tutto sia fermo, ma ogni vivente fa il suo, visibile o meno.

Gli scarponi nel fango, le mani nell’acqua che è calda, e i pensieri vanno ad allagare la mente, vagando nell’aria, si specchiano nel liquido che gorgoglia tra i sassi, sotto ai salici ombrosi.

Non so più dove andare, ma vado. Gli amici cadono lasciando il grande silenzio che duole, che morde la pancia da dentro soffocando il respiro. Soggiungono voci e altre dita si stringono alle mie.

 Scavalco pezzi di legno lisciati dall’acqua, sono sbiaditi.

Da anni trascino i miei passi su questa rena, da anni sono qui con il cuore. Qui sono cresciuta e qui morirò: quanto di più mi conforta.

 Io sono questo luogo che mi accoglie facendomi sentire viva nella mia solitudine.

I pensieri, agili compagni di viaggio, slittano scivolosi sull’acqua e nella luce di questa ulteriore giornata. L’aria è fresca e profuma di erbe: la menta e il timo serpillo più in là, tra le rocce.


 Il grigio della roccia antica nel verde scuro degli alberi richiama come un urlo la mia attenzione: percepisco la  forza, vorrei averla anche io.








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